Angkor

Angkor è stata la capitale dell’Impero Khmer per oltre seicento anni, dall’802 al 1431, periodo nel quale vennero eretti diversi colossali templi, primo su tutti l’Angkor Wat, uno dei più grandi edifici sacri esistenti al Mondo, che è riportato anche sulla bandiera della Cambogia.

L’area venne abbandonata nel corso del XV secolo, in seguito all’invasione operata dal vicino Regno di Ayutthaya, con lo spostamento della capitale a Phnom Penh e gli edifici lasciati a se stessi, con la conseguenza che la giungla crebbe di nuovo rigogliosa, nascondendo diversi dei templi alla vista, fino a circa metà del XIX secolo, quando questi vennero man mano riscoperti e poi ristrutturati durante la dominazione coloniale francese.

Il parco archeologico di Angkor, istituito con un decreto reale nel 1994, occupa una superficie di 401 Km², ma la maggior parte dei templi più conosciuti e visitati si trovano in un’area più ristretta, di circa 100 Km², pochi chilometri a nord della città di Siem Reap, al giorno d’oggi ricchissima di sistemazioni per tutte le tasche.

Il sito si trova in una vasta pianura alluvionale fra le colline del Phnom Kulen ed il grande lago Tonle Sap; tutti i monumenti oggi visibili sono di carattere religioso poiché le abitazioni e gli edifici reali erano costruiti principalmente in legno e sono rimasti giusto pochi insignificanti resti.

Jakub Hałun, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

Per una visita piuttosto completa sono necessari almeno tre giorni, così da poter ammirare con calma un buon numero dei circa 70 templi induisti e buddhisti di maggior rilevanza storica e culturale; ogni re era tenuto a costruire e dedicare un tempio alla propria divinità protettrice e per questo ne vennero edificati in così gran numero, cercando di superare la bellezza e maestosità di quelli precedenti.

Si deve acquistare un ticket giornaliero per accedere al sito archeologico, ma esistono anche dei pass di 3 e 7 giorni, che si possono usare anche in giorni non consecutivi, ma rispettivamente nell’arco di 10 e 30 giorni dal primo utilizzo; sono inclusi tutti i templi tranne quelli più lontani (Beng Mealea e Koh Ker) e la montagna sacra di Phnom Kulen, che è inclusa nell’omonimo parco nazionale.

L’unica biglietteria dove si possono comprare i biglietti è quella ufficiale della Angkor Enterprise, situata a Siem Reap sulla strada 60, nei pressi dell’incrocio con la Apsara Road; da qualche anno si possono inoltre acquistare online dal sito ufficiale, allegando una propria fotografia che verrà inclusa nel pass inviato come PDF e da poter mostrare stampato oppure direttamente dal proprio cellulare.

Da Siem Reap si può raggiungere Angkor in vari modi, dai tradizionali remork-moto (una sorta di tuk tuk), ai minivan, ai taxi oppure anche in bicicletta che può essere poi comoda per spostarsi nelle diverse aree, adesso che vengono noleggiate anche quelle assistite (e-bike) e con le strade che sono prive di salite; se non volete preoccuparvi degli spostamenti potete scegliere uno fra i tantissimi tour guidati disponibili.

Il periodo migliore per quanto riguarda il meteo è da novembre a febbraio, quando il caldo è più sopportabile, ma Angkor è invasa dai turisti, che sono meno numerosi nei restanti mesi, anche se settembre ed ottobre sono sconsigliati per le piogge abbondanti e frequenti, mentre fra marzo e maggio si toccano i picchi di temperatura più alti.

All’alba ed al tramonto alcuni templi sono decisamente affollati, ma di recente sono stati imposti dei limiti massimi di turisti che possono essere presenti allo stesso tempo; l’Angkor Wat è molto popolare all’alba, mentre il Phnom Bakheng lo è al tramonto, grazie alla sua posizione rialzata.

Informazioni pratiche

Zone principali
Sito ufficiale 
5:00 – 17:30 (biglietteria)
5:00 – 17:30 (Angkor Wat e Srah Srang)
5:00 – 19:00 (Phnom Bakheng e Pre Rup)
7:30 – 17:30 (tutti gli altri templi)
Nessun giorno di chiusura
$ 37 USD (i ticket acquistati dalle 16:45 sono validi per il giorno dopo)
62 USD (pass di 3 giorni)
72 USD (pass di 7 giorni)
Gratuito (bambini sotto i 12 anni)

Posizione e come arrivare ad Angkor / Siem Reap

Tutte le strutture ricettive si trovano nella città di Siem Reap, situata una manciata di chilometri a sud del tempio di Angkor Wat, dalla quale servono solo una decina di minuti per iniziare la visita del sito archeologico.

Alla fine del 2023 è stato inaugurato il nuovo aeroporto internazionale di Siem Reap–Angkor, che rispetto al precedente è molto più distante da Siem Reap, poco meno di 50 chilometri.

Oltre che dalla capitale cambogiana Phnom Penh si può arrivare per via aerea da diverse città del sud-est asiatico, specialmente da Bangkok in Thailandia, oltre che da Hanoi, Ho Chi Minh e Da Nang in Vietnam o ancora Singapore e Kuala Lumpur, in Malaysia.

I ticket dei brevi voli da Phnom Penh (45 minuti) sono abbastanza costosi, dai 100 USD in su, per cui se si arriva dalla capitale è più economico utilizzare un autobus o minivan, il cui costo sarà di 10-15 USD, con il tragitto fino a Siem Reap percorso in circa 5-6 ore.

Se arrivate via strada da Bangkok, distante 400 chilometri, impiegherete sulle 8-9 ore con ticket che si trovano a partire da 30 €, passando dal valico di confine di Poipet, 150 km ad ovest di Siem Reap.

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Angkor Wat

Angkor Wat è il tempio più famoso di tutto il complesso archeologico, nonché il primo che si incontra provenendo da Siem Reap.

La sua costruzione risale al XII secolo e costituisce la massima espressione artistica ed architettonica khmer, tanto che la sua effigie stilizzata è stata inserita nella bandiera della Cambogia.

È circondato su tutti e quattro i lati da un ampio fossato, con l’area che si estende all’incirca su un chilometro quadrato (900×1.100 metri); non è mai stato lasciato alla mercé degli elementi naturali e ha conservato nel corso dei secoli il suo splendore.

Progettato con una base piramidale per rappresentare il Monte Meru, la casa degli dei nella mitologia induista e buddhista, è dedicato a Visnù, la figura divina protettrice del Mondo.

L’orientamento, a differenza di altri templi, è verso ovest, per cui si è dedotto che in origine aveva la funzione di mausoleo; i blocchi di arenaria utilizzati nella sua costruzione provengono dalla montagna sacra di Phnom Kulen, distante 50 km, per cui è stato necessario uno sforzo immane per trasportare tutto il materiale in mancanza dei mezzi moderni disponibili al giorno d’oggi.

Il tempio vero e proprio misura 185×215 metri e si sviluppa su tre livelli di progressiva maggior altezza, con tre gallerie che portano alla torre centrale, alta 43 metri; all’interno si possono ammirare dei magnifici bassorilievi, mentre delle statue adornano le scalinate che portano ai diversi ingressi.

2016 Angkor, Angkor Wat, Brama Angkor Wat (48)

Informazioni pratiche

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5:00 – 17:30
6 km a nord del centro di Siem Reap

Bayon

Il tempio Bayon è leggermente più recente rispetto ad Angkor Wat, poiché è stato costruito agli inizi del XIII secolo, durante il regno di Jayavarman VII, che spostò la capitale ad Angkor Thom, la “Grande Città”; la sua edificazione ha sancito il passaggio dalla religione induista a quella buddhista mahayana.

Si trova al centro di quella che era un’enorme città fortificata ampia oltre 10 Km², circondata su tutti i lati da dei fossati lunghi oltre tre chilometri, protetti da mura alte 8 metri; Angkor Thom era accessibile tramite delle porte poste in ogni punto cardinale, con delle strade che si incrociavano a metà, in corrispondenza del Bayon.

Per la costruzione del Bayon il re non si risparmiò e fece risaltare il suo ego smisurato, con 54 torri gotiche decorate con 216 giganteschi volti di Avalokiteshvara che assomigliavano a Jayavarman VII, ai quali si aggiungono 1.200 metri di bassorilievi raffiguranti oltre 11.000 personaggi durante la loro vita quotidiana nella Cambogia del tempo.

Nelle vicinanze del tempio si trovano altre interessanti strutture sacre, come le due terrazze del Re Lebbroso e degli Elefanti, il Phimeanakas, dove un tempo sorgeva il Palazzo Reale, ed il più antico Baphuon.

Bayon temple at Angkor Thom 02

Satdeep Gill, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

Informazioni pratiche

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7:30 – 17:30
3 km a nord di Angkor Wat

Baphuon

Il Baphuon fu costruito a metà del XI secolo come tempio di stato dal re Udayadityavarman II, che lo dedicò al dio indù Shiva.

Come nel caso dell’Angkor Wat rappresenta il Monte Meru, la montagna sacra nella religione induista e buddhista, e si erge su cinque livelli.

Venne smontato poco prima della guerra civile, con tutta la documentazione per ricostruirlo andata persa durante la dittatura dei khmer rossi; gli esperti archeologi ebbero il loro bel daffare per rimettere assieme circa 300.000 pietre, cosa riuscita però solo parzialmente.

BaphuonEasternFacade2011

Informazioni pratiche

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7:30 – 17:30
300 metri a nord-ovest di Bayon

Phnom Bakheng

Il Phnom Bakheng è uno dei templi più antichi di Angkor; risale agli inizi del IX secolo e venne edificato durante il regno di Yasovarman I, con la struttura di tempio-montagna.

La sua fama è dovuta soprattutto alla posizione rialzata su di una collina, da cui si può osservare l’Angkor Wat, distante un chilometro e mezzo circa e che risalta in particolare in occasione del tramonto.

Per arginare l’eccessivo affollamento del tempio è stato introdotto un limite massimo di 300 persone alla volta, perciò se volete ammirare il tramonto da qui muovetevi per tempo.

Phnom Bakheng (9716884540)

Gary Todd from Xinzheng, China, CC0, via Wikimedia Commons

Informazioni pratiche

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5:00 – 19:00
1,5 km a nord-ovest di Angkor Wat

Preah Khan

Il Preah Khan (tradotto in italiano Spada Sacra) si trova meno di un chilometro a nord-est delle mura settentrionali di Angkor Thom; anch’esso è circondato sui quattro lati da un fossato.

Voluto dal re Jayavarman VII, venne edificato verso la fine del XII secolo sul luogo della vittoria contro gli invasori cham, ma a differenza degli altri templi-montagna si sviluppa su un solo livello.

È uno dei complessi più ampi di Angkor ed ha subito importanti opere di restauro per riportarlo vicino al suo antico splendore; è caratterizzato da numerose torri e cortili, oltre che da stretti passaggi.

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Gerd Eichmann, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

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7:30 – 17:30
3,5 km a nord-est di Bayon

Ta Prohm

Il Ta Prohm è diventato famoso grazie alla serie di videogiochi Tomb Raider, poi trasportati con successo anche al cinema e con protagonista femminile Angelina Jolie.

La caratteristica principale di questo tempio è il fatto che sia stato lasciato in rovina, con la giungla che ha avvolto col tempo la struttura, rendendo il tutto molto suggestivo, grazie a radici che sembrano abbracciare le torri e le mura del Ta Prohm.

In realtà il tempio è stato in parte ripulito dalla vegetazione meno ingombrante, ma dà l’idea di qual era lo stato degli altri templi di Angkor agli occhi dei primi esploratori europei.

Ta Prohm overtaken

Devajyoti Sarkar, CC BY 4.0, via Wikimedia Commons

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7:30 – 17:30
7 km a nord-est di Angkor Wat

Neak Poan

Il Neak Poan è un piccolo tempio buddhista della fine del XII secolo, costruito per volere dell’attivissimo re Jayavarman VII.

Si distingue per essere stato eretto su una piccola isola artificiale al centro di una grande vasca circondata da altre quattro vasche più piccole, collegate a quella principale tramite dei tubi ornamentali a forma di testa umana, equina, leonina o elefantina.

Neak pean 2009 2

3coma14, Public domain, via Wikimedia Commons

Informazioni pratiche

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7:30 – 17:30
7 km a nord-est di Bayon

Pre Rup

Il Pre Rup è un tempio-montagna piramidale costruito su 3 livelli, con il più alto che culmina in 5 torri a forma di loto.

Molto apprezzato al tramonto per il panorama sulle risaie nei dintorni, è stato edificato a metà del X secolo dal re Rajendravarman II, utilizzando un mix di mattoni, laterite ed arenaria.

Pre Rup, Angkor 2

LBM1948, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

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5:00 – 19:00
8 km a nord-est di Angkor Wat

Banteay Srei

La “Cittadella delle Donne”, questa la traduzione di Banteay Srei, è uno dei siti di Angkor più piccoli e distanti rispetto a Siem Reap ed Angkor Wat; risale alla seconda metà del X secolo.

Si tratta di un tempio induista molto ben conservato e con splendide sculture decorative, per cui vale la pena visitarlo se vi fermate in zona per più giornate.

È stato inoltre il primo sito ad essere oggetto di una imponente opera di restauro, molto ben riuscita, che è risultato anche un valido test per successive ristrutturazioni più impegnative, come quella del Bayon.

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Olaf Tausch, CC BY 3.0, via Wikimedia Commons

Informazioni pratiche

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7:30 – 17:30
30 km a nord-est di Angkor Wat

Bakong

Il Bakong è il tempio più grande e rilevante nella zona di Roluos, posta una quindicina di chilometri ad est di Siem Reap; si tratta del primo tempio-montagna in arenaria costruito dai sovrani dell’Impero Khmer, in quella che era l’antica capitale Hariharalaya.

Costruito nel corso del IX secolo, rappresenta il Monte Meru, il regno degli dei induisti, e si sviluppa in forma piramidale su 5 livelli; la base quadrata misura 60 metri per lato ed è orlata da 8 torri in mattoni ed arenaria, con il santuario sull’ultimo livello aggiunto successivamente.

Roulos Group - 005 Bakong (8587796725)

Informazioni pratiche

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7:30 – 17:30
15 km ad est del centro di Siem Reap

Beng Mealea

Il Beng Mealea è un tempio situato in una zona distante rispetto a tutti gli altri; la sua unicità è data dal fatto che è stato abbandonato per secoli e la natura si è via via ripresa con forza il territorio strappatole dall’uomo, ricoprendo in gran parte i suoi edifici.

Effettuando la visita di questo complesso ci si districherà fra radici, rami ed alberi che hanno invaso le rovine del Beng Mealea; il tempio non è incluso nel biglietto di Angkor, ma bisognerà acquistare un ticket a parte.

Venne costruito nel XII secolo e come l’Angkor Wat aveva una pianta rettangolare ed era protetto da un fossato e da delle mura su tutti i lati.

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PsamatheM, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

Informazioni pratiche

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7:00 – 17:30
$ 5 USD
50 km a nord-est di Siem Reap